Tra le disgrazie che ci sono capitate tra capo e collo e che mettono a dura prova i nervi di noi Italiani, una delle più grosse in tutti i sensi è sicuramente Giuliano Ferrara. Un'altra drammatica calamità è una classe politica in gran parte insulsa, corrotta e ignorante. Ora che Ferrara si presenta con un proprio partito non so se riusciremo a sopravvivere all'idea che possa venire eletto.

 

Pensiamo alla personalità di quelli che lo potrebbero votare.

 

Le conseguenze di un modo così autoritario, violento e volgare di concepire i rapporti sociali espresso da tale possibilità si è subito concretizzato nel blitz indecente all'ospedale napoletano: in una città martoriata dalla camorra, dall'immondizia, dalla disoccupazione e dall'incultura, si è fatta strada anche il neo fondamentalismo spione impersonato da Ferrara.

Solo le immagini dei poliziotti americani che gettano per terra dalla sua carrozzina un disabile paraplegico sono riuscite ad indignarmi allo stesso modo. Una situazione è analoga e speculare all'altra. Il corpo ferito della donna che ha abortito e il corpo spezzato del disabile sono il bersaglio indifeso di un potere ottuso, violento, ignorante di ogni concetto di dignità umana. Che schifo. Non permettiamo che prevalgano.

 


Ricevo e trasmetto ancora più indignato: 

È scandaloso!!!!!!!!!!!
Il voto anticipato regala 300 milioni alle casse dei partiti
La legge destina 50 milioni all'anno ai partiti per ciascuna delle due Camere
Una norma del febbraio 2006 non interrompe l'erogazione anche se finisce il mandato
di CLAUDIA FUSANI

ROMA - Sciogliere adesso le Camere e andare a votare significa regalare 300 milioni di euro ai partiti, cento milioni all'anno per i prossimi tre anni, fino al 2011, scadenza naturale della XV legislatura. Viene in mente "Lascia o raddoppia?", il gioco a quiz con cui gli italiani cominciarono a vincere soldi in tv nella seconda metà degli anni Cinquanta. Solo che stavolta i beneficiari sono i partiti e chi ci rimette è lo Stato, cioè i cittadini.
Il gioco, se così si può chiamare, è molto semplice: ogni anno i partiti si dividono, a seconda dei voti che hanno ricevuto, una torta di circa 50 milioni di euro che vanno sotto la voce rimborsi elettorali. Cinquanta milioni per ognuno dei cinque anni di legislatura. Una volta, secondo logica, se la legislatura finiva il rimborso veniva interrotto per lasciare il posto a quello nuovo che comunque sarebbe arrivato.

Invece nel febbraio 2006, ancora in sella il governo Berlusconi, interviene una piccolissima modifica che garantisce "l'erogazione del rimborso elettorale anche in caso di scioglimento delle Camere". Significa che i partiti rappresentati nel prossimo Parlamento - molti dei quali assolutamente identici - prenderanno due volte il rimborso elettorale. Succederà sicuramente a Forza Italia e al Pd che sommerà i rimborsi "vecchi" dell'Ulivo e quelli "nuovi" del Partito democratico. Forse anche in questo banalissimo calcolo di cassa sta una delle ragioni della volontà di tornare al voto. Votare conviene.

Da 800 lire a 1 euro. La "guida" in questo viaggio nello spreco è Silvana Mura, deputata dell'Italia dei Valori e tesoriera del partito che per ben due volte, nella Finanziaria votata nel dicembre 2006 e in quella approvata a dicembre scorso, ha provato a cambiare le cose. Rimbalzando nel muro di gomma degli stessi partiti. Mani pulite e il successivo referendum avevano abolito nel 1993 il finanziamento pubblico ai partiti che nel 1999 rispunta fuori sotto la dizione "rimborso elettorale". Fin qui niente di strano. Anzi, civilmente corretto visto che i partiti sono al servizio dei cittadini ed è giusto che abbiamo un rimborso per le loro spese.
Il rimborso viene quantificato in 800 lire per ogni voto ogni anno. L'arrivo dell'euro fa raddoppiare i prezzi di frutta e pane ma anche il rimborso ai partiti che nel 2002 - governo Berlusconi - da 800 lire passa a 1 euro tondo per ogni voto. Nessuno dice niente. I rimborsi scattano per le elezioni europee, Camera e Senato e regionali. Con i ritmi elettorali che ci sono in Italia praticamente è un rimborso continuo che puntuale compare ogni anno nei bilanci di Camera e Senato.

Doppio scandalo. Gli "scandali", così li chiama l'onorevole Mura, in questa pratica tutta italiana sono almeno due.

 

Il primo: "Il fondo dei rimborsi elettorali è una cifra fissa calcolata non in base a chi va effettivamente alle urne ma sul numero degli aventi diritto".

 

Uno spreco nello spreco che vale qualche milione di euro. Il fondo annuale, tanto per la Camera tanto per il Senato, è pari a 49 milioni e 964 mila 574 euro. Ma il numero delle persone che vota non corrisponde mai agli aventi diritto e il numero degli aventi diritto per il Senato è inferiore a quello della Camera. Qualche esempio. Nel 2006 per la Camera ha votato l'83% degli aventi diritto. Se il rimborso fosse reale, cioè solo per chi ha votato, sarebbe stato pari a 41 milioni e 789 mila euro, "un risparmio", secondo i conti di Silvana Mura, di "otto milioni di euro all'anno". Per il Senato ha votato il 76% degli aventi diritto, pari a 38 milioni di euro circa con un risparmio di 11 milioni all'anno.

Il secondo scandalo. E' quello che scatta nel caso di scioglimento anticipato delle camere. Fino al 2006 il rimborso veniva interrotto se si andava al voto. Più che logico visto che con la nuova legislatura scatta quello nuovo.

 

Nel febbraio 2006, secondo governo Berlusconi, la norma viene così modificata: "In caso di scioglimento della Camere l'erogazione del rimborso è comunque effettuata". Una riga che vale qualche centinaia di milioni di euro. "Abbiamo provato - spiega Silvana Mura - a cambiare e a sostituire la parola "effettuata" con "interrotta" ma non ci siamo riusciti". E' impossibile perché il credito è vincolato. Come se uno accendesse un mutuo su quel rimborso: poi non puoi più rinunciarci perché vincolato.

Così vanno le cose. "Una generosa liquidazione dovuta a una norma scandalosa che incentiva la fine anticipata della legislatura" dice Silvana Mura. Che accusa: "I partiti hanno trovato il modo di guadagnare anche sulle crisi di governo".

Il resoconto della Gazzetta Ufficiale documenta che Forza Italia prenderà comunque 12 milioni l'anno fino al 2011 oltre a quelli che incasserà per il rimborso della XVI legislatura, la prossima. L'Ulivo ne prenderà circa 16 a cui potrà aggiungere i milioni che riceverà il neonato Pd. Chissà se nelle consultazioni si è parlato di questo inedito "Lascia o raddoppia?".

(1 febbraio 2008)


 

mi sa che questa proposta giunge a proposito:

 

A ROMA, PER 3 SABATI CONSECUTIVI (IL 16 E 23 FEBBRAIO E 01 MARZO),

 

IL CENTRO DI CULTURA POPOLARE DEL TUFELLO (VIA CAPRAIA, 81 - TEL. 0687184111),

PRESENTA: UN BREVE CICLO DI CONCERTI DEDICATI ALLE CANZONI DI LOTTA, POPOLARI E D’AUTORE; UNA RICCHEZZA DI CUI ABBIAMO BISOGNO; UN PATRIMONIO DA NON DISPERDERE.

Protagonisti delle serate: sabato 16 febbraio Claudio Lolli, sabato 23 Ivan della Mea e sabato 01 marzo Piero Brega.

Dopo i concerti, che iniziano alle ore 21, il pubblico e gli artisti avranno occasione di incontrarsi cenando insieme.

www.ccptufello.splinder.com   -   ccptufello@yahoo.it

 

Antonio Citti