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Giuseppe Moccaldi, per tutti “Pippo”.
Data di nascita: 17 Marzo 1965
Luoghi vari: sono nato a Roma, ma sono di Pagani, in provincia di Salerno; dal 1989 risiedo di nuovo a Roma.
Professione: impiegato presso il CED di un’amministrazione pubblica; non so se avete presenti quei palazzi moderni di vetro e cemento, illuminati da luci al neon: se sì, capite da cosa fuggo.
Fin
da ragazzino, ho sempre amato camminare, tanto che i detrattori mi
chiamavano “Pippo ‘o chilometro”, parafrasando il nome dello scemo del paese, prima di
già noto per il suo frenetico spostarsi. Camminare
mi ha sempre rilassato, o mi ha aiutato a sfogarmi: avevo sei
anni quando,
dopo una lite in famiglia, ho deciso di andare a trovare la nonna a Roma
(chiaramente, a piedi) e mi hanno ritrovato sulla Provinciale.
Verso la Natura, invece, avevo sempre avuto un atteggiamento
di distaccato
rispetto. Insomma, prima di sapere che esistono sterrate, mulattiere, e
sentieri, e che si possono percorrere senza eccessivi rischi, avrei camminato anche lungo l’Autostrada del Sole.
Ho
conosciuto
l’escursionismo verso i trent’anni; credo di ricordare anche la
circostanza che mi ha dato lo spunto: un pomeriggio d’estate, stavo
poltrendo su una spiaggia della Costiera Amalfitana, quando, alzando faticosamente lo sguardo dal giornale, ho visto una
chiesa arroccata sulla
costa di un monte; mi sono detto: “ci deve pure essere un modo di
arrivarci”; il giorno dopo l’ho fatto (allora non lo sapevo, ma erano 900 metri di dislivello), ed ho aperto la finestra su
un mondo nuovo;
tornato a Roma, ho contattato
Sentiero Verde per le escursioni, scoprendo
un modo sano, piacevole, ed anche economico
(avevo appena preso un mutuo
per la casa!) di passare le giornate festive.
Poi ho frequentato il
corso
base di escursionismo, ed infine quello per Accompagnatore Escursionistico
Nazionale, il che mi ha consentito di conoscere posti inimmaginati,
persone ed amici squisiti (come direbbe Hannibal) e, soprattutto, di avere
a disposizione questo spazio da riempire.
Tutta questa solfa, per dire a quelli che pensano di poter amare la natura ed il movimento:venite a conoscerci, perché non è mai troppo tardi, ma non è neanche troppo presto. Al massimo, se non riuscirete a sopportare la prima levataccia domenicale o i doloretti ai muscoli arrugginiti, potrete sempre cancellare i nostri riferimenti.