I MICROSCOPI DELLA FISICA
Dai quark all’Universo: gli
strumenti per osservare l’invisibile
Mostra dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
8 dicembre 2005 - 5 febbraio 2006
Biglietto Museo della Civiltà Romana
integrato Mostra:
Orario:
Mar-sab 9/14 - Dom 9/13.30INFO:
tel. 06 - 82077304 www.comune.roma.it/planetario http://www.infn.it/comunicazione/microscopiIn occasione dell’Anno Mondiale della Fisica, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare presenta una mostra interattiva dedicata agli strumenti con i cui i fisici esplorano i costituenti ultimi della materia e il mondo delle particelle elementari. A partire da tali strumenti, "I microscopi della fisica" si propone di raccontare quanto sappiamo dell’infinitamente piccolo e dell’infinitamente grande. Un particolare spazio è dedicato alle applicazioni tecnologiche della fisica nucleare e sub-nucleare. La mostra si avvale di exhibit interattivi e di simulazioni che la rendono particolarmente adatta al pubblico delle scuole.
Per guardare all’interno del mondo microscopico, a distanze
infinitesime, non sono più sufficienti né i microscopi ottici, né i più
moderni microscopi elettronici, che sfruttano elettroni di elevata energia per
"illuminare" e permetterci di "vedere" il piccolo. Quanto
più la curiosità ci spinge a guardare oltre, tanto più alta diventa l’energia
necessaria a rendere osservabile l’invisibile.
Gli enormi acceleratori odierni nascono da questa necessità e sono in grado di
"vedere" i componenti milioni di milioni di volte più piccoli delle
strutture che quattrocento anni fa venivano studiate con i primi microscopi.
La mostra, che si articola in quattro sale, è diretta principalmente a studenti
dell’ultimo anno delle medie inferiori e dei primi anni delle superiori. Nelle
prime due sale, grazie a oggetti, filmati e giochi interattivi, viene spiegato
il funzionamento degli acceleratori di particelle e le tecniche sperimentali con
cui gli scienziati riescono ad esplorare il cuore della materia e i suoi
costituenti fondamentali. Grazie a un filmato 3D posto al termine della sala, è
possibile entrare virtualmente in un acceleratore per capire cosa accade al suo
interno e come possiamo osservare il comportamento delle particelle.
La terza sala è dedicata alla connessione tra questi studi sull’infinitamente
piccolo e la comprensione dei processi che avvengono nell’Universo, per
giungere, infine, all’origine di tutto ciò che esiste e di noi stessi. All’ingresso
della sala tre è mostrato un modello tridimensionale del Sole in cui è
possibile entrare per osservarne la caratteristica stratificazione, fino ad
arrivare al cuore della stella, dove avvengono le reazioni fondamentali per la
nostra stessa esistenza. Gli exhibit e i filmati mostrano come la maggiore
comprensione della struttura intima della materia ci permette di capire più a
fondo il Cosmo.
Una sala è infine dedicata alle innumerevoli applicazioni che le tecniche
sviluppate nell’ambito della ricerca di base hanno in campi apparentemente
lontani: dalle applicazioni in ambito medico a quelle dedicate alla
conservazione dei beni culturali ed ambientali.