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Indice
Le cose della montagna
Il Trekking
Regole, Doveri e Responsabilità
Le Regole
I Doveri
Le Responsabilità
Lo Zaino
La Scelta
I Fattori Fondamentali
Cosa Mettere Nello Zaino
Regolazione Dello Zaino
Peso e Capacità
La Manutenzione
La Bussola
L'Altimetro e il Barometro
Scala e Difficoltà Escursionistiche
Scala e Sigle delle Difficoltà
Con questo capitolo, che tradotto
significa "Delle Cose dei Montanari", abbiamo voluto
raccogliere alcuni concetti fondamentali da seguire prima di
mettersi in cammino per vivere al meglio la nostra
escursione evitando spiacevoli inconvenienti.
Prima di iniziare cerchiamo di capire
meglio quale sia il significato della parola "Trekking". Per
Trekking si vuole intendere il
"camminare percorrendo sentieri e
itinerari nella natura".
Non si limita ad un semplice camminare
fine a se stesso, o il portare a termine un'impresa estrema,
o di una gara di velocità per vedere chi arriva prima. Il
Trekking è prima di tutto conoscere il territorio che ci
circonda, il sentirsi a contatto diretto con la natura con
la costante voglia d acquisire e immedesimarsi in una
dimensione più umana della nostra vita. E' un'attività che
può essere svolta da chiunque con la possibilità di
percorrere bellissimi itinerari immersi nella natura e che
non presentano alcun tipo di difficoltà fino ad arrivare a
percorsi estremi adatti solo a esperti escursionisti. Il
bello del trekking è respirare il silenzio, mettersi alla
prova, ma soprattutto riscoprire il piacere dell'avventura e
di se stessi.
Alcuni termini utili che potremmo trovare in giro per la
rete:
Trek:
Si intende un itinerario di più giorni da
percorrere a piedi o con mezzi di trasporto naturali
attraverso sentieri, mulattiere, piste, ecc...
Trekking:
Ha un significato che potremmo definire
"Percorrere un trek". Fu utilizzato per la prima volta negli
anni Cinquanta per descrivere le marce per le spedizioni
sull'Himalaya.
Trekker:
Colui che pratica il trekking.
Per vivere intensamente il trekking
occorre riporre la massima attenzione nella nostra sicurezza
e in quella dei nostri compagni dall'inizio alla fine del
viaggio. Durante un escursione ognuno di noi è soggetto a
dei doveri da rispettare, a delle regole a cui attenersi e
ha delle responsabilità da assumere per non mettere in
difficoltà se stesso gli altri. Ecco riportate di seguito
alcune regole semplici e fondamentali da non sottovalutare.
-
Avere un'adeguata preparazione
fisica;
-
Non partire da soli ma cercare sempre
uno o più accompagnatori;
-
Non partire eccessivamente coperti.
All'inizio occorre sentire un po' di freddo;
-
Lasciare a qualche parente o amico le
indicazioni precise sull'itinerario scelto;
-
Scegliere sempre un'alimentazione
corretta e l'abbigliamento adatto;
-
Non abbandonare mai i sentieri
segnati;
-
Non bere l'acqua dei ruscelli;
-
Mantenere sempre il contatto visivo
con i compagni di escursione;
-
Effettuare pause frequenti per
riposarsi e rifocillarsi con qualche biscotto, un po' di
cioccolata e per bere. La disidratazione in montagna è
sempre in agguato;
-
Stare lontano da vette e creste in
caso di temporale e non cercare riparo sotto gli alberi.
Lasciare oggetti e attrezzi metallici che potranno
essere ripresi a temporale finito;
-
Impostare l'andatura secondo le
possibilità dell'intero gruppo tenendo un passo lento e
progressivo. Un'eccessiva speditezza provoca
affaticamento precoce;
-
Evitare assolutamente di smuovere
pietre, che potrebbero provocare il ferimento di altri
alpinisti;
-
Percorrere il più velocemente
possibile e senza fermarsi i luoghi soggetti a pericolo
di caduta sassi.
-
Aiutare chi si trova in difficoltà;
-
Segnalare alle autorità competenti
ciò che si ritiene possa arrecare danno all'ambiente;
-
Evitare schiamazzi;
-
Non raccogliere fiori, è meglio
fotografarli;
-
Non spaventare gli animali;
-
Non lanciare sassi;
-
Rispettare le popolazioni locali e le
proprietà private;
-
Campeggiare nelle apposite piazzole e
stare attenti a non accendere fuochi in presenza di
vento qualora dovessimo campeggiare in aree libere;
-
Affrontare il percorso con
equipaggiamento adeguato all'escursione che ci
apprestiamo ad effettuare;
-
Rispettare l'ambiente portando con sé
i propri rifiuti;
-
Lasciare sempre puliti i luoghi dove
siamo passati o dove abbiamo campeggiato;
-
Non dimenticare di richiudere
cancelli e barriere dopo averli attraversati;
-
Scegliere la meta e il percorso in
base alle proprie capacità fisiche e al grado di
allenamento. Tenere sempre in considerazione le esigenze
del più debole del gruppo;
-
Procurare le cartine della zona
studiando preventivamente il percorso e gli eventuali
sentieri alternativi;
-
Consultare sempre le previsioni del
tempo;
-
Chiedere in loco le informazioni
sulle condizioni del percorso scelto;
-
Avere cura di avvisare gli eventuali
rifugi di partenza e di arrivo sui propri spostamenti;
-
Suggerire i controlli da non
dimenticare: lo zaino, l'acqua, il cibo, le batterie, la
bussola, ecc...;
-
Accertarsi che tutti i componenti
siano in buone condizioni fisiche;
-
Partire e ritornare presto di modo da
evitare il buio durante il cammino ed i frequenti
temporali pomeridiani;
-
Saper rinunciare in caso di
difficoltà;
-
Non sopravvalutarsi ed essere sinceri
con se stessi e i propri compagni;
-
Evitare rischi inutili;
-
Valutare i rischi che possono
incombere in caso di attraversamenti di tratti innevati
e di torrenti;
indice
Senza di lui non andremmo da nessuna
parte! Il nostro amato zaino, assolutamente indispensabile e
delle più svariate dimensioni, rappresenta la nostra casa
"da trasporto" ma attenzione a come lo si carica. Il nostro
compagno di viaggio adatto a qualsiasi escursione, dal
pic-nic domenicale al trekking plurigiornaliero, deve essere
scelto con cura. In questa pagina cerchiamo di capire come
sceglierlo, come prepararlo e come portarlo.
La grandezza dello zaino dipende dal tipo
e dalla durata dell'attività che abbiamo intenzione di
svolgere. Nella normalità dei casi la durata dell'escursione
influisce notevolmente sulla scelta: più giorni dura la
nostra passeggiata e più grande sarà il carico che dovremo
trasportare, ma non è del tutto vero e adesso vedremo il
perché. Una prima caratteristica da osservare per uno zaino
è la sua capacità che viene espressa in litri: gli zaini per
escursioni di un giorno non dovrebbero essere più grandi di
35 litri mentre per le uscite di più giorni se ci si ferma
presso i rifugi, normalmente è sufficiente uno zaino di
40-50 litri.
Qualora la nostra escursione preveda l'utilizzo della tenda
e ciò che ne consegue (sacco a pelo, stuoino, fornelletto,
pentolame vario, ecc..) opteremo per uno zaino ancora più
grande di 60 litri. Al momento dell'acquisto è inoltre
opportuno confrontare modelli diversi di diverse marche
poiché, avendo una morfologia e un metodo di calcolo
differente da parte dei produttori, gli zaini delle stesse
dimensioni potrebbero risultare parecchio differenti.
Ci sono dei fattori essenziali e
fondamentali da prendere in considerazione per la scelta
ottimale dello zaino. Entrati in negozio prendetevi tutto il
tempo necessario per valutare e rivalutare ogni elemento
riportato di seguito.
-
Lo schienale: deve
adattarsi al proprio corpo con la possibilità di far
respirare la schiena. In questo caso la tecnologia ci
viene in aiuto. Al posto della vecchia struttura rigida
vengono oggi utilizzate delle barre in alluminio
amovibili e modellabili, pannelli in polietilene e, con
l'ausilio di diverse tipologie di design, vengono
realizzati dorsi per affrontare diverse condizioni di
sollecitazione.
-
Gli spallacci:
devono avere la possibilità e l'ergonomia adatta per
essere regolati alla forma delle proprie spalle. Devono
essere sufficientemente morbidi, imbottiti a dovere per
evitare i dolorosi e fastidiosi segni rossi sulle spalle
ed estremamente resistenti per evitare strappi agli
allacci fra gli stessi e lo zaino.
-
Il fascione: da
poco adottato per tutti gli zaini da escursionismo, ha
modificato e spostato il carico di peso dalle spalle al
bacino. Posto nella fascia addominale, imbottito e
chiuso correttamente, il fascione permette lo
spostamento di parte del peso dello zaino dalle spalle
al bacino.
-
La forma: è
essenziale per l'attività che si vuole svolgere. Se le
nostre escursioni presentano strade ferrate, arrampicate
o passaggi stretti tra mura rocciose è essenziale che lo
zaino sia stretto a tal punto da non uscire lateralmente
dal proprio corpo altrimenti andrebbe a sbattere o si
graffierebbe in continuazione.
Cosa
Mettere Nello Zaino
La lista che riportiamo di seguito vuole
essere una linea guida per sapere all'incirca cosa portare.
Ovviamente poi dipende molto dalle proprie esigenze e
dall'escursione che ci si apprestiamo ad intraprendere.
Siate però oculati e scrupolosi nella scelta degli oggetti
da portare: un elemento in più fa aumentare il peso dello
zaino ma un elemento in meno rischia di diventare proprio
quello di cui avevamo bisogno.
Accessori |
Abbigliamento |
Accendino
Altimetro
Bastoncini telescopici
Batterie di riserva
Binocolo
Blocco note
Borraccia
Bussola
Buste di plastica
Cartina topografica
Cellulare
Coltellino multiuso
Copri zaino antipioggia
Cordino
Fazzoletti di carta
Fischietto
Gps
Lacci di riserva scarponi
Macchina fotografica
Mini kit per il cucito
Occhiali da sole
Orologio
Penna
Pila frontale
Portadocumenti impermeabile
Portafoglio
Recapiti telefonici
Sacco letto
Salviette umidificate
Telo termico
Tenda |
Biancheria intima
Calze
Cappello caldo
Cappello con visiera o bandana
Felpe pile
Ghette (se c'è la neve)
Giacca a vento
Guanti caldi
Magliette di ricambio
Maglioni pesanti
Occhiali da sole
Pantaloni
Poncho o K-way
Scarponi |
Infermeria |
Cibo |
Kit pronto soccorso
Benda elastica
Bende orlate di garza
Cerotti medicati
Collirio per congiuntivite
Compresse per occhi
Cotone
Comped / cerotto antivesciche
Crema solare ad alta protezione
Disinfettante / acqua ossigenata
Farmaci personali (da non usare per altri)
Forbicine con punta arrotondata
Garze sterili
Ghiaccio istantaneo
Laccio emostatico (da usare con
prudenza)
Nastro adesivo di tela
Pinzette
Ammoniaca per punture d'insetti
Pomata per traumi e congelamenti
Rotolo di cerotto
Sapone di Marsiglia
Spille di sicurezza
Spray repellente per insetti
Triangolo di cotone 90x60x60cm
|
Set posate
(cucchiaio, forchetta, coltello)
Barrette energetiche
Pane
Companatico
Frutta secca
Zollette di zucchero
Cioccolata
Tè
Miele
Sali minerali
Popote che dovrebbe contenere:
-
2 Pentolini da campo
-
1 Padella
-
1 Coperchio
-
1 Manico a pinza
-
1 Bruciatore con paravento
|
Igiene personale |
Asciugamano
Burro di cacao
Crema idratante
Crema solare
Sapone (Lo shampoo-doccia o il
"Marsiglia" va più che bene)
Spazzolino e denitrifico (da viaggio) |
Se fa male qui:
|
SPALLACCI |
CINTURA A VITA
|
REGOLATORI DI CARICO
|
CINTURINO PETTORALE
|
Anche |
Tensionare per spostare il peso
sulle spalle |
Allentarla o posizionarla più in
alto o più in basso sulle anche |
Provate ad allentarlo ed a
stringerlo, fino a raggiungere la sensazione
migliore |
Stringere |
Schiena |
Tensionare |
Tensionare per ridurre
l'innaturale inarcatura della schiena |
Tensionare |
Stringere |
Spalle |
Alternare periodi di maggior
tensione e allentamento |
Posizionare in alto sulle anche e
tirare fino a che sentite stringere l'addome
|
Tensionare (si allevia così il
carico dalle spalle) o allentare i tiranti e gli
spallacci per abbassare il carico sulla cintura
|
Stringere (si sposta il carico al
centro delle spalle alleviando lo sfregamento delle
ascelle) |
Peso e Capacità
Il peso degli zaini varia a seconda del
tessuto utilizzato ed agli accessori presenti (cappuccio,
doppio fondo, tasche interne ed esterne, ecc...). E'
possibile pertanto trovare zaini di grande portata di peso
più basso rispetto a quelli di media portata. Le differenze
sono comunque minime.
Capacità |
Peso |
80 - 100 Litri |
2 - 2,5 Kg |
60 - 80 Litri |
1,7 - 2 Kg |
30 - 60 Litri |
1 - 1,7 Kg |
A prescindere dal peso dello zaino occorre però attenersi ad
una regola ben precisa: "Non sopravvalutiamo le nostre
capacità". Non essendo animali da soma, il carico dello
zaino non dovrebbe superare il 15-20% del nostro peso
corporeo e tali soglie dovrebbero essere seguite soprattutto
per chi non è in forma ed ha qualche chilo di troppo. Nella
tabella sottostante è presente uno schema per ottimizzare la
disposizione degli oggetti nel nostro zaino.
|
1 - Oggetti di uso
frequente |
2 - Oggetti pesanti:
Tenda, pentolame, acqua, ecc... |
3 - Oggetti di peso
medio:
Utensili, viveri, indumenti, ecc... |
4 - Oggetti leggeri:
Sacco a pelo, poncho, mantella, ecc... |
|
Lavare a mano in acqua fredda con sapone
neutro, strofinare leggermente utilizzando una spazzola
morbida. Sciacquare accuratamente, non strizzare, non lavare
a secco, non candeggiare, non stirare e non esporre a fonti
di calore. Estrarre se possibile le armature in alluminio
presenti. Trattare periodicamente la finitura
idrorepellente.
Parte
della documentazione riportata in questa pagina è stata
realizzata consultando le schede tecniche presenti sul sito
della
Ferrino
indice
La bussola più semplice e
sufficientemente corredata è quella inserita su un supporto
trasparente, piatto, a forma rettangolare; con un quadrante
mobile (ghiera graduata) con sopra disegnata la rosa dei
venti e i gradi da 0 a 360; una freccia di direzione e una
serie di linee di mira ad essa parallele.
Nell'uso si faccia attenzione a non
essere vicino a sorgenti magnetiche o metalliche che possono
modificare la direzione del l'ago magnetico.
Per individuare il nord
magnetico:
-
girare il
quadrante graduato fino a posizionare la lettera "N"
sulla linea di mira;
-
mettere su una
superficie piana la bussola e girarla fino a quando la
punta rossa dell'ago non si posiziona sulla lettera "N";
-
la linea di mira
indica il Polo Nord magnetico. Lungo tale direzione
individuate un elemento del paesaggio, lontano, di
grandi dimensioni, facilmente riconoscibile e visibile
che vi servir come punto di riferimento.
Per orientare una carta:
in genere la parte alta della carta indica il Nord
geografico, punto di intersezione dei meridiani terresti. La
bussola va posizionata orizzontalmente sulla carta in modo
che la direzione dell'ago magnetico coincida con quella di
un meridiano o con la linea del bordo. Si ruota lentamente
il tutto fino a quando la punta rossa dell'ago si allinea
alla lettera "N". La carta è così orientata.
Per sapere dove ci si trova esattamente individuate nel
panorama un punto "A" ben riconoscibile (una castello, una
vetta...) e segnalato sulla carta. Miratelo e ruotate il
quadrante fino a portare la "N" sulla punta rossa (fig. 1).
Mettete la bussola sulla carta orientata e con una matita
disegnate una linea che passa per il punto "A" e parallela
alla linea di mira. La stessa operazione va ripetuta con un
altro punto "B". Il punto di intersezione delle due linee
tracciate sulla carta vi darà con buona approssimazione la
vostra posizione (fig. 2).
Alcune bussole hanno a corredo anche una lente di
ingrandimento per leggere meglio i dettagli di una carta; un
righello per la lettura delle distanze; un cordoncino per
portale al polso e delle sagome di varia forma (triangolare,
circolare) per disegnare i percorsi sulla carta.
Elementi della Bussola
indice
L'altimetro è uno strumento usato per
determinare l'altezza di un punto rispetto al livello del
mare. Il tipo normalmente utilizzato nell'escursionismo, in
realtà, è un barometro che fornisce la misura
dell'altitudine derivandola dalla variazione di pressione
dell'atmosfera. E' composto da un quadrante girevole per le
quote e da uno fisso per la misura della pressione
atmosferica. Alcuni tipi hanno un campo di misura da 0 a
6.000 metri e un’elevata precisione che può arrivare al
metro. I nuovi modelli digitali offrono anche tante altre
funzioni: temperatura, la tendenza delle prossime dodici
ore, le previsioni, la velocità di ascesa/discesa...
I valori di quota forniti dall'altimetro non vanno presi
come certi. Risentono delle condizioni fisiche dell'aria e
possono variare anche sensibilmente. Se si vuole una misura
esatta, si dovrà, di volta in volta, tarare adeguatamente lo
strumento sul valore della pressione che c'è in quel momento
nella zona in cui ci troviamo. E' importante prendere nota
delle variazioni durante la giornata per poter fare delle
previsioni a breve termine. Piccole variazioni sono normali
ma se si nota un repentino innalzamento del valore della
quota anche di cento, duecento metri, significa che il tempo
tende a cambiare in peggio rapidamente.
indice
Scala e Difficoltà
Escursionistiche
Definire il grado di difficoltà di un
itinerario in senso globale è praticamente impossibile.
Questo perché ognuno di noi affronta le difficoltà a seconda
dei propri limiti, delle proprie sensazioni e della propria
esperienza. La scala delle difficoltà escursionistiche è
regolata su parametri internazionali omologati da molte
federazioni escursionistiche. Suddetta scala prende in esame
vari elementi quali la difficoltà oggettiva del percorso, la
lunghezza e i dislivelli. Per l'Italia le definizioni sono
state omologate dal Club Alpino Italiano.
Scala e
Sigle delle Difficoltà
Sigla |
Descrizione
|
T: Percorso Turistico
|
Itinerario su stradine,
mulattiere o larghi sentieri. I percorsi che si
svolgono su mulattiere, sentieri e a quote medio
basse, generalmente non sono lunghi, non presentano
alcun problema di orientamento e non richiedono un
allenamento specifico se non quello tipico della
passeggiata |
E: Percorso
Escursionistico |
Itinerario che si svolge quasi
sempre su sentieri segnalati e su terreni vari
(pascoli, detriti, pietraie) con dislivelli e tempi
di notevole impegno. Richiedono un certo senso di
orientamento, come pure una certa esperienza e
conoscenza del territorio montagnoso.
E' consigliabile un notevole allenamento alla
camminata, oltre ad un equipaggiamento adeguato.
|
EE: Escursionisti Esperti
|
Itinerario con tratti non sempre
segnalati e che richiedono il passaggio tratti di
montagna impervi o scoscesi anche con tragitti
attrezzati e con dislivelli e lunghezza notevoli.
Necessitano di una buona esperienza di montagna,
fermezza di piede e una buona preparazione fisica.
Occorre inoltre avere un equipaggiamento ed una
attrezzatura adeguati, oltre ad un buon senso
d’orientamento. |
EEA: Escursionisti
Esperti Attrezzati |
Itinerario che richiede l'uso di
attrezzatura da ferrata (cordini, imbracatura,
dissipatore, casco, etc.). Possono essere sentieri
attrezzati o vere e proprie vie ferrate.
Si rende necessario saper utilizzare in sicurezza
l'equipaggiamento tecnico e avere una certa
abitudine all'esposizione e ai terreni alpinistici.
|
EEAG: Escursionisti
Esperti Attrezzati Ghiaccio |
Itinerario con caratteristiche
simili al precedente ma con l'equipaggiamento adatto
all'attraversamento di tratti ghiacciati (ramponi,
piccozza, corde, ecc...).
E' richiesta anche una conoscenza delle relative
manovre di assicurazione |
indice |