Manifesto per un futuro
escursionistico
MANIFESTO FIT (Federazione
Italiana Trekking)
Come è possibile mettere a sistema la rete
del turismo escursionistico se il settore pubblico e quello
privato non convergono su alcuni obiettivi fondamentali ?
Intanto negli ultimi anni, proprio per una mancanza di
coordinamento, si sono perse molte occasioni per valorizzare il
settore.
Sono passati fiumi di denaro pubblico attraverso le
varie misure di sostegno europeo, soprattutto nelle zone interne
della nostra penisola che in gran parte potevano esser dirottate
verso la promozione della sentieristica, ma così non è stato.
Si poteva con politiche regionali serie mettere a sistema le
reti dei sentieri, sviluppare la logistica , promuovere
pacchetti turistici come avviene in altri Paesi Europei.
Purtroppo le situazioni virtuose che hanno investito seriamente
pianificando con lungimiranza, non sono molte e tante di quelle
che l’hanno fatto non hanno dato continuità. Nonostante questa
occasione persa la scommessa ancora si può vincere e noi
accompagnatori possiamo recitare la nostra parte.
Ci sono
momenti, come questo, in cui bisogna osare , provare a volare
alto sapendo di avere molto da dire . La nostra Federazione
Regionale è cresciuta molto e con essa è cresciuto un gruppo
dirigente che ormai ha un riconoscimento non solo locale.
Abbiamo raggiunto una qualità sia nella formazione degli
accompagnatori che nella capacità progettuale che non è facile
trovare in altre associazioni.
Ci sono persone che hanno
dedicato, negli ultimi 20 anni, tutto il loro tempo libero a far
crescere una cultura dell’escursionismo che va oltre lo svago
della scampagnata domenicale. Tutto questo patrimonio non può
continuare a vivere dentro una struttura nazionale che ignora
completamente la nostra crescita qualitativa.
Dobbiamo mettere
a frutto le esperienze maturate durante la nostra attività per
andare oltre l’attuale attività di accompagnatore . Non si
tratta di mettere da parte quello che fino ad oggi abbiamo fatto
divertendoci, basterebbe dare una maggiore disponibilità a
divenire “ OPERATORI DI TURISMO SOSTENIBILE” ma anche
SENTINELLE DEL TERRITORIO.
Che ruolo dovrebbe avere questo
operatore?
Provo a dirlo per punti :
-
Accompagnare con l’attenzione
alle caratteristiche del territorio finalizzata alla raccolta di
dati per monitoraggio ambientale e sociale;
-
Disponibilità piena a mettersi
in rete con tutte le realtà che a livello nazionale operano nel
settore dell’escursionismo;
-
Essere attori nelle battaglie
in difesa dell’ambiente con attenzione particolare a quei
territori che hanno una vocazione specifica allo sviluppo
dell’escursionismo;
-
Proporre alle istituzioni
locali eventi e progetti di promozione del territorio con l’idea
di fare della rete sentieristica, non solo montana, una
rinascita di economie compatibili che tutelino il paesaggio e le
identità culturali.
-
Operare nella sensibilizzazione
diretta dei nostri soci su tutte le problematiche ambientali e
sociali dei territori visitati
Questi sono solo alcuni aspetti del ruolo più
generalista che potrebbe avere un accompagnatore d’escursionismo
inserito dentro una Federazione Nazionale che ha un progetto
politico culturale di ampio respiro. Un progetto che dovrà
avere la pretesa di incidere sulla realtà con campagne di
comunicazione serie; in questo senso partire fin da subito con
la disponibilità della Rivista del Trekking a darci un ampio
spazio mensile è molto importante. La nuova Federazione dovrà
mettersi in rete con il mondo del Turismo Responsabile, sociale,
dell’accessibilità, ecc. diventandone motore, oserei dire parte
trainante.
Certo un progetto ambizioso ma che può
risvegliare un sogno, una speranza per costruire, partendo
dalla filosofia del camminare, un modello economico e sociale
nuovo in cui la cultura urbana, che tanto danno ha creato, possa
lasciare spazio a nuovi e più sostenibili bisogni.
L’esperienza del terremoto in Abruzzo ci deve
far molto riflettere su come le attuali forme del turismo
incidano sui territori. La fuga dalle prenotazioni che si sta
registrando in tutta la Regione se in parte può essere
comprensibile nelle zone più colpite, non ha certo senso in aree
che sono completamente fuori dall’area del sisma . Sento che il
popolo escursionista può e deve avere un legame più forte e
solidale con i territori visitati ed in occasioni così difficili
li deve adottare . Allora l’Abruzzo può essere un importante
campo di prova per sperimentare il nostro essere OPERATORI DI
TURISMO SOSTENIBILE E SENTINELLE DEL TERRITORIO.
Proviamo ad iniziare dal progetto “ La Via
dei Lupi – Gianfranco Becchere ”. Il primo week end di luglio
saremo proprio in Abruzzo, facciamo diventare quei due giorni
non solo una bellissima festa del camminare ma anche un momento
di riflessione per tutti quelli che ci seguiranno .
Questo ruolo non è in contrasto con chi
esercita la professione di Guida Alpina o Accompagnatore di
Media Montagna e può dare a chi svolge un’attività di
volontariato un ruolo molto più gratificante e di maggiore
visibilità. Dentro questo scenario tutto il dibattito fra
volontariato e attività professionale può essere laicamente
superato definendo un confine preciso tra i due ruoli che non
vuol dire mettere da parte un sano rimborso spese come avviene
oggi da parte di molte associazioni.
Non sta a me risolvere i problemi statutari o
fiscali che credo possano essere affrontati dai professionisti
del settore che già sto consultando in base alle vostre
indicazioni. Il compito che mi sento di avere è quello di
disegnare insieme a voi una politica del camminare che incontra
il territorio e lo mette in rete . Proprio in questi giorni la
Commissione Europea ha emanato un bando per creare delle reti di
turismo sostenibile . La nuova Federazione deve saper cogliere
anche queste occasioni creando partenariati con altre realtà
come Università , istituzioni locali, ecc.
Il percorso sarà lungo ma molto, molto
affascinante e necessario , iniziamolo .
Buon cammino a tutti .
IL PRESIDENTE ONORARIO
FIE LAZIO
Paolo Piacentini
Aggiornamento del 18 Giugno 2009
Si è svolta ieri una riunione del Comitato
Direttivo della FIE Lazio, durante la quale sono stati discussi
gli aspetti del "Manifesto" proposto da Paolo Piacentini.
Al termine della riunione è stato stabilito
di formare due gruppi per percorrere due possibili soluzioni.
La prima è quella che prevede il distacco
dalla FIE Nazionale per formare una nuova entità che preveda le
attività attualmente sviluppate dalle associazioni della FIE
Lazio e che trovi una soluzione alle problematiche fiscali
legate alle nostre iniziative. (comunque il nome FIT non
potrebbe essere usato perché collegato alla Federazione Italiana
Tennis)
La seconda, per evitare il distacco dalla
FIE, prevede un incontro con i responsabili nazionali che
dovranno assicurare che siano soddisfatte queste richieste:
-
una maggiore rappresentatività a livello
nazionale della FIE Lazio, che tenga conto del numero di
tesserati e non delle associazioni;
-
promuovere e mettere in risalto come
interessi primari della FIE l'escursionismo, la
sentieristica, il turismo sociale, il contatto con i
disabili, la tutela del territorio e non attività di gare e
competizioni da considerare secondarie rispetto agli
interessi della FIE Lazio;
-
prevedere una modifica dello statuto
nazionale che consenta legalmente l'organizzazione di
escursioni.
Fabio Piferi |